Andrea Sottil ha raccontato a Pianeta Serie B come, due anni e mezzo fa ha salvato l’Ascoli e l’anno successivo ha guidato la squadra verso i playoff. Il tecnico e rimasto legato alla piazza ascolana, torna spesso in città, il figlio milita nella Primavera bianconera.
“I 16 mesi ad Ascoli sono stati stupendi sia a livello umano che professionale. Io penso che per ottenere dei risultati non basta l’allenatore o la singola squadra ma serve un insieme di tante cose per formare un ambiente sereno, coeso e convinto perché quando subentri in una squadra ultima a 6 punti dopo 12 partite la prima cosa da inserire è la convinzione. In questo è stato bravo il direttore sportivo Polito a creare la situazione ottimale per fare un impresa, perché di impresa si tratta”.
“Io credo che quando si ottengono questi risultati i meriti vanno divisi tra tutti i componenti (quindi io, i ragazzi e Ciro Polito) e la grande piazza che è Ascoli, fatta da tifosi intelligenti che ci hanno sempre aiutato in maniera costruttiva e che porterò sempre nel cuore”.