Ascolano doc, è cresciuto a pane e Ascoli Calcio. A soli 27 anni era già dirigente, ha vinto il campionato di C ed ora vuole la salvezza in B
Giovane e professionista esemplare, oltre che competente, razionale ma emotivo allo stesso tempo. E allora c’è da giurarci che per lui la serata del Del Duca sarà densa di emozioni. Andrea è praticamente cresciuto al Del Duca come ogni tifoso del Picchio con la passione per l’Ascoli Calcio, tanto da diventare giornalista al seguito dei bianconeri, fino a quando un giorno la professione che sognava lo ha portato lontano dalla sua Ascoli.
Alla Feralpisalò Andrea è stato per qualche anno prima team manager, poi da un anno è il direttore sportivo. Tanto sacrificio, impegno, rinunce e passione. La promozione in B è stato il suo primo successo da Ds, il più giovane di tutte le categorie professionistiche. Probabilmente non avrebbe mai immaginato di tornare al Del Duca con un’altra maglia e guardare la partita dalla panchina accanto al suo allenatore. E in tribuna la sua famiglia, il nonno che tutti i giorni lo portava ad assistere agli allenamenti dei bianconeri, i suoi genitori, il fratello e suoi amici. Andrea sarà dalla parte degli avversari apparentemente impassibile, perché quello è suo modo di essere, ma le emozioni del passato non si cancellano. Quelle emozioni che rivivrà dentro di sé quando guarderà quelle maglie bianconere duellare contro i suoi leoni del Garda, la squadra che lui ha costruito. Sarà una gara dalle mille emozioni che ha anche un significato importante per il risultato. Le due squadre sono ancora a zero punti. Il recente passato e il presente a confronto ricchi di sentimenti.