Il doppio ex Walter Mirabelli, nato a Cosenza ma vive a Venezia, racconta l’esperienza bianconera. “Arrivai all’Ascoli proprio dal Como. Ricordo che quando mi dissero che c’era l’Ascoli, guardai i nomi che componevano la rosa e accettai subito. Dissi: con questi giocatori si va in serie A. Invece andammo in serie C. Ma quello era l’anno della scomparsa di Costantino Rozzi”.
La forza di uno spogliatoio unito. “La squadra era composta da grandi nomi ma lo spogliatoio non era unito, e puoi avere tutti i giocatori che vuoi ma se non hai un gruppo unito non si va da nessuna parte. La forza di ogni squadra è proprio lo spogliatoio. Infatti l’anno successivo andammo in ritiro che eravamo in otto con il tecnico Enrico Nicolini, della squadra precedente eravamo rimasti solo Massimiliano Favo ed io. Nessuno ci dava credito invece arrivammo alla finale playoff. Ma quello era un gruppo, uno spogliatoio unito, speciale. Lo spogliatoio è importantissimo, poi se è bravo anche l’allenatore si può fare il salto di qualità”.
Mirabelli è nato a Cosenza ed ha giocato sia nel Como che nell’Ascoli. “Seguo tutte e tre le squadre. Il Cosenza non dovrebbe soffrire, ha anche fatto buoni acquisti. Il Como ha una società importante, ha speso tanto. L’Ascoli sono sicuro si risolleverà, in B basta inanellare un paio di risultati positivi. L’ambiente Ascoli merita molto di più. Inoltre Viali lo scorso anno ha fatto un miracolo con il Cosenza“. Il pronostico: “Sarà una partita difficile, ma il fattore campo farà la differenza per questo dico che l’Ascoli ha qualche chance in più”.
Mirabelli ha militato nel Como dal ’91 al ’94, le presenze sono 100, i gol 32, nell’Ascoli dal ’94 al ’95, le presenze sono 54, i gol 22.