Sosta del campionato, tempo di primi giudizi in casa bianconera. Appena tre i punti conquistati in quattro partite di campionato, frutto della vittoria nell’unica gara disputata al Del Duca (3-0 alla Feralpisalò) e di tre sconfitte in trasferta (3-0 col Cosenza, 1-0 a Modena e 3-1 contro il Sudtirol). Match ai quali si aggiunge il ko in Coppa Italia al Bentegodi contro l’Hellas Verona (3-1).
Ecco com’è andato questo inizio di stagione tra i singoli giocatori bianconeri.
Difesa da rivedere
In campionato, porta sempre difesa da Viviano: 7 gol incassati (media di 1.75 a partita) in trasferta, un clean sheet al Del Duca. Solo panchina, invece, per Barosi, dopo qualche incertezza di troppo a Verona.
Nel quartetto di difesa, Adjapong e Giovane hanno occupato principalmente le corsie esterne: il terzino destro è stato protagonista fino all’infortunio contro la Feralpi, il ragazzo scuola Atalanta ha sostituito Falasco a sinistra (dopo l’espulsione contro il Cosenza) e non ha più abbandonato la posizione già occupata in Nazionale Under 20. Al centro, Botteghin ha ripreso da dove aveva lasciato: e cioè da stakanovista della squadra. Tutti e 360’ in campo per lui, due volte a fianco di Quaranta (espulso a Modena) e altrettante a lato di Bellusci. Pochi scampoli, invece, per gli altri terzini Bayeye e Haveri, rispettivamente chiamati in causa per 25’ e 11’ nel recente match contro il Sudtirol. Inutilizzati l’ultimo arrivato Bogdan, l’infortunato Tavcar e il giovane Cozzoli, mentre Simic ha salutato i bianconeri dopo il match di Coppa.
Su e giù a centrocampo
A centrocampo, scelte condizionate da mercato e cartellini: Eramo non ha mai visto il rettangolo verde, Buchel lo ha fatto solo nei 41’ contro il Cosenza, fino all’espulsione. E allora spazio al “nuovo” Masini, al “ripescato” Falzerano e al confermato Caligara. Tutti in campo nei 4 match di campionato, ma con modalità differenti: sempre titolare il primo, che vanta il maggior minutaggio (317’); due volte da subentrato il secondo (248’), risultato duttile e utile anche qualche metro più dietro; mai utilizzato dall’inizio alla fine il terzo, con Caligara (228’) sempre uscito anzitempo in trasferta e subentrato nella ripresa al Del Duca. In mediana, Gnahoré ha già fatto meglio di quanto visto in tutta la scorsa stagione, con Di Tacchio che ha invece disputato gli ultimi 18’ contro il Sudtirol e sta procedendo con l’ambientamento. Tre spezzoni di gara per Kraja (99’), grande attesa per l’ultimo arrivato Milanese.
Mendes il migliore là davanti
Bisogna spostarsi qualche metro più avanti per trovare il migliore di questo avvio di stagione: tre reti in 304’ per Mendes, già a -1 dal bottino realizzativo del passato torneo. Capocannoniere del Picchio e vice della B, “Pedro” ha anche vinto il premio come miglior gol della 4° giornata (LEGGI QUI).
Il portoghese è stato supportato da Rodriguez, Millico e Manzari: lo spagnolo (293’) ha timbrato il cartellino una volta ma è sempre stato richiamato in panchina prima del triplice fischio, gli altri due hanno avuto praticamente lo stesso minutaggio (167’ a 165’) con Millico che ha però giocato una gara in più. Amaro addio con Forte, dopo il gol in Coppa al Bentegodi e l’espulsione al 45’ a Cosenza, per Dionisi appena 11’ prima del passaggio alla Ternana. Il macedone Nestorovski ha iniziato a scaldare i motori (17’) per cercare di sostituirli al meglio, appena 10’ per D’Uffizi e 5’ per Cosimi.
Foto Ascoli Calcio
