
Occasioni da ambo le parti, grande chance per Botteghin che non trova di testa il raddoppio
Fine primo tempo all’“Unipol Domus – Sardegna Arena” con l’Ascoli in vantaggio 0-1 sul Cagliari. Decide, per il momento, la zampata dello “Squalo” Forte.
Picchio in campo, a sorpresa, con il “play” Giovane nel ruolo di terzino sinistro: il mediano preferito sia a Quaranta sia a Giordano come sostituto di Falasco. In cabina di regia torna Buchel, davanti giocano Gondo e Forte. Cagliari schierato con Lapadula a guidare l’attacco supportato da Mancosu, Luvumbo parte come esterno di centrocampo di un 4-4-1-1 che diventa 4-3-1-2 in fase d’attacco (con l’angolano al fianco del peruviano).
Dopo una fase iniziale di studio, inizialmente il Cagliari ha provato a rendersi pericoloso: bravo Giovane a respingere il tiro di Luvumbo, poi impreciso Mancosu col suo destro a giro e bloccato da Leali il colpo di testa di Lapadula. Poi però, al primo affondo, l’Ascoli ha trovato il vantaggio: Donati recupera un bel pallone in mezzo al campo e serve Collocolo sulla destra, il cross tagliato sul secondo palo è perfetto per l’inserimento di Forte che da bomber vero trafigge Radunovic.
Il vantaggio ha galvanizzato il Picchio, che due minuti più tardi è andato a un passo dal raddoppio: errore però di testa, da pochi passi, di Botteghin su perfetto corner battuto da Caligara. A quel punto, la gara si è accesa: l’Ascoli ci ha provato anche con Gondo, il Cagliari ha risposto prima con Luvumbo (fermato splendidamente da Donati) e poi con una zuccata di Dossena.
Al 36′ il cambio forzato di Luvumbo per un problema fisico ha cambiato il volto dei sardi: rossoblù in campo con un 4-3-2-1 con Millico incaricato di pressare Buchel in fase di impostazione dei bianconeri. Tatticamente perfetto finora l’Ascoli, avanti 0-1 al 45′. C’è però tutto il secondo tempo da giocare.
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