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L'angolo dell'avversario

Brescia-Ascoli 1-1: proteste per l’arbitraggio e silenzio stampa tra i lombardi

Le Rondinelle hanno recriminato per il contatto Giovane-Nuamah, Cellino su tutte le furie

Bocche cucite in casa Brescia al termine della gara pareggiata 1-1 tra le mura amiche contro l’Ascoli.

Il presidente Massimo Cellino ha ordinato il silenzio stampa a tutti i propri tesserati. Il numero uno delle Rondinelle è andato su tutte le furie per il pareggio strappato dal Picchio in pieno recupero, causato – secondo la visione dei lombardi – da un errore dell’arbitro Gariglio.

Le Rondinelle hanno recriminato per il contatto Giovane-Nuamah al 90’: il direttore di gara ha sanzionato l’intervento dell’attaccante, mentre per i padroni di casa il fallo era stato commesso dal mediano bianconero. La successiva punizione, calciata sulla barriera da Ciciretti, è proseguita con l’Ascoli che ha guadagnato un nuovo calcio da fermo: quello del pareggio di Botteghin.

Le vibranti proteste dei padroni di casa hanno portato anche all’espulsione del portiere Lezzerini, con Cellino che a fine gara ha vietato a tutti di parlare.

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