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La geografia della Serie B 2022/23: Ascoli regina delle Marche, tornano Liguria e Sardegna. Storico Trentino

Emilia-Romagna con il maggior numero di partecipanti, spera la Sicilia

La Lombardia abdica dal trono della Serie B, per lasciare il posto all’Emilia-Romagna (e forse al Veneto).

Ben otto le squadre a tenere alto, da sole, il nome della propria regione, con l’esordio assoluto del Trentino Alto-Adige e la speranza della Sicilia di tornare tra i cadetti. Quando manca un solo tassello per completare il puzzle della Serie B 2022/23, si va delineando quella che sarà la geografia del nuovo campionato.

Lo scettro della B

La regione maggiormente rappresentata sarà l’Emilia Romagna: l’arrivo del Modena dalla Serie C va infatti ad aggiungersi alle conferme di Parma e Spal. Scalzata dal trono la Lombardia: quest’ultima ha perso Cremonese e Monza, entrambe promosse in Serie A, con “solo” Como e Brescia che ne terranno alto il nome.

Emilia-Romagna in vetta, ma occhio al Veneto: perso il Vicenza, sprofondato in Serie C, il territorio del Prosecco potrà contare sul Cittadella e sul Venezia, retrocesso dalla A. In ballo però c’è anche il Padova: i biancoscudati sono in finale playoff di C contro il Palermo. In caso di vittoria, il Veneto salirebbe sul trono della B con l’Emilia Romagna.

Chi insegue

In caso contrario, il Veneto resterebbe a quota due. Insieme alla Lombardia e insieme anche a Umbria e Calabria. Perugia e Ternana infatti, unici due capoluoghi dell’Umbria, saranno nuovamente ai nastri di partenza della Serie B dopo esserci arrivati insieme lo scorso anno. La Calabria è invece scesa da un terzetto a un tandem: Reggina e Cosenza hanno mantenuto, non senza difficoltà, la categoria, mentre il Crotone in appena 12 mesi è stato risucchiato dalla Serie A alla Serie C.

Le magnifiche otto

Per il resto, le (ben) otto restanti regioni ai nastri di partenza del campionato cadetto avranno una sola rappresentante. A partire dalle Marche che, manco a dirlo, possono contare sulla storia e sul blasone dell’Ascoli Calcio. 26° campionato in Serie B per i bianconeri, addirittura ottavo consecutivo: nessun’altra compagine, tra quelle al via del torneo, ha giocato tutte le partite della regolar season cadetta dalla stagione 2015/16 a oggi.

Tra le conferme, anche quelle di Lazio, Toscana e Campania: il Frosinone sarà la portacolori della prima regione, il Pisa è la rappresentante della seconda dopo aver perso la finale playoff contro il Monza. Al netto di vicende extra campo, a tenere alto il nome della Campania sarà invece il Benevento. L’unica rivoluzione sarà in casa Puglia: niente più Lecce, promosso in A, ma ecco di nuovo il Bari.

New entry e addii

Tra le new entry, ecco Liguria, Sardegna e Trentino Alto-Adige. Un buon pesto si potrà assaggiare grazie al Genoa, retrocesso in B a distanza di 15 anni dall’ultima volta. Traghetto o aereo saranno necessari per raggiungere Cagliari: era da sei stagioni che la Sardegna mancava nel torneo cadetto. Presenza storica invece per il Sudtirol: il Trentino Alto Adige non aveva mai avuto una propria rappresentante da quando esiste il girone unico in B ed è la prima volta assoluta per un club con sede a Bolzano.

Per tre regioni new entry, ce ne sono due che dicono addio: salutano Piemonte e Friuli-Venezia Giulia, a causa delle retrocessioni di Alessandria e Pordenone.

Ben 13 le regioni d’Italia ai nastri di partenza del prossimo campionato, con la possibilità di aggiungerne un’altra ancora. Tutto dipenderà dalla finale playoff tra Padova e Palermo: un trionfo dei rosanero permetterebbe di aggiungere anche la Sicilia alla lista delle partecipanti della Serie B 2022/23.

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