Negli ultimi due campionati il Picchio ha faticato più del previsto davanti al popolo bianconero, ecco i numeri dal ritorno in B

Un fortino da ritrovare: quello dello stadio Del Duca. La prossima stagione, l’Ascoli dovrà tornare a ruggire davanti al pubblico amico. Aspetto venuto un po’ meno negli ultimi due anni, quando il Picchio ha faticato più del dovuto tra le mura di casa: appena 14 le vittorie ottenute nelle ultime 39 partite al Del Duca, per il resto 12 pareggi e 13 sconfitte.

Fa strano, ad esempio, pensare che i bianconeri di Sottil, nonostante l’accesso ai playoff, avevano conquistato solo due successi casalinghi in quel girone d’andata (contro Cosenza e Vicenza), salvo poi invertire la rotta con sei festeggiamenti nelle gare di ritorno.

Quest’anno, la situazione non è migliorata: solo 6 le partite vinte al Del Duca, con mister Breda che grazie ai successi contro Perugia, Brescia, Sudtirol e Pisa ha parzialmente rimediato a una prima parte di stagione che ha visto il Picchio di Bucchi vincere in casa solo contro Ternana e Cagliari.

“Fort” Del Duca

Dal prossimo campionato, andrà ritrovato il fortino amico. Perché è qui che, dal ritorno in B nel 2015/16, l’Ascoli ha costruito le proprie fortune. In quel torneo, i bianconeri guidati prima da Petrone e poi da Mangia (nelle ultime due giornate squadra affidata a Cozzi) conquistarono tra le mura amiche ben 31 dei 47 punti necessari per brindare alla permanenza nella categoria: quasi il 66% del totale.

La stagione successiva, quella 2016/17, il Picchio di Aglietti ottenne la salvezza a quota 49 punti, festeggiando con una giornata d’anticipo tanto da “lasciare” la vittoria alla Ternana nell’ultima giornata. Nonostante questo passo falso al Del Duca, tra le mura amiche l’Ascoli fece meglio (25 punti) rispetto a quanto conquistato altrove (24).

E che dire del torneo 2017/18, iniziato con la coppia Fiorin-Maresca in panchina e poi proseguito con Cosmi? L’Ascoli conquistò la salvezza dopo il doppio 0-0 ai playout contro l’Entella. Anche in quel caso, positivo il rendimento al Del Duca: 26 punti davanti al pubblico amico, il 56% di quelli complessivi.

Le stagioni migliori

Nel 2018/19, l’Ascoli di Vivarini ha ottenuto la salvezza con tre giornate d’anticipo. Bastarono 43 punti per meritarsi la riconferma in B, ben 28 dei quali ottenuti al Del Duca (il 65% del totale). I bianconeri hanno fatto addirittura meglio nel torneo successivo, quello iniziato con Zanetti in panchina e poi andato avanti con Abascal, Stellone, ancora Abascal e infine Dionigi. Al termine del campionato, 32 punti ottenuti al Del Duca: quasi il 70% dei 46 totali che permisero all’Ascoli di festeggiare un’altra salvezza.

Nei successivi due anni, invece, a far sognare i bianconeri ci ha pensato Sottil. Nel 2020/21, il suo arrivo sotto l’albero di Natale ha permesso di rimediare al disastroso inizio di stagione di Bertotto (prima) e Rossi (poi): 7 vittorie e 4 pareggi al Del Duca, con Sottil arrivarono ben 25 dei 29 punti complessivamente ottenuti nel Piceno. Per un bilancio finale che vide il Picchio ottenere, tra le mura amiche, il 66% dei punti totali (44).

L’inversione di tendenza

Due stagioni or sono, invece, il cambio di tendenza. Incredibile pensare che i bianconeri di Sottil hanno vinto solo due volte al Del Duca nel girone d’andata 2021/22, quello chiuso con il 6° posto e l’accesso ai playoff. Lo straordinario percorso in trasferta, con record di 35 punti fuori casa, ha però permesso al Picchio di controbilanciare il percorso meno roseo tra le mura amiche (dove, alla fine, sono comunque arrivate 8 vittorie). Quest’anno, rendimento casalingo molto simile: appena due vittorie al Del Duca in tutto il periodo Bucchi, rimediato poi con i 4 successi ottenuti tra le mura amiche da Breda.

Troppi, però, i passi falsi davanti al pubblico amico: nel prossimo campionato, c’è un fortino da ritrovare.