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Ascoli, quale quota salvezza? Servono dai 7 ai 10 punti per provare a restare aggrappati alla B

Situazione molto delicata per il Picchio, le prossime tre gare saranno cruciali per il futuro dei bianconeri

Un punto guadagnato su Feralpisalò, Spezia e Bari (e pure sul Modena). Stessa distanza mantenuta dal Cosenza. Due punti persi “solo” sulla Ternana. Se si volesse essere estremamente ottimisti e guardare esclusivamente il bicchiere mezzo pieno dello 0-0 maturato al Tombolato, questo è ciò che dice la classifica.

E cioè che l’Ascoli, pur scivolando da -1 a -2 dai playout, è ancora ad appena una vittoria di distanza dalla quota salvezza. Picchio terzultimo in classifica con 33 punti. Inutile guardare dietro, a un Lecco (26) che non accenna a mollare e a una Feralpisalò (31) che ha leggermente rallentato la risalita.

Per provare a restare in Serie B, il Picchio deve assolutamente recuperare quantomeno una posizione. Provando ad agganciare Spezia o Bari, che oggi si giocherebbero i playout con 35 punti. Entrambe sono in vantaggio con l’Ascoli negli scontri diretti, quindi ai bianconeri serve un punto in più dei liguri o dei pugliesi per chiudere davanti in classifica. La corsa, poi, è pure su Ternana e Cosenza, entrambe a quota 36. Le Fere ci sono balzate grazie al super exploit in casa della Cremonese, i Lupi in virtù del pareggio contro il Palermo.

E l’Ascoli dovrà affrontare tanto gli umbri quanto i calabresi nelle prossime settimane, solo dopo aver però sfidato quel Modena che è l’ultima squadra ancora in pericolo. Non tanto per i 39 punti in cascina, quanto per uno stato di forma che dice 11 gare consecutive senza vittoria, con un solo successo negli ultimi quattro mesi (e 18 partite).

Cinque gare ancora da giocare, 15 punti in palio. Quanti ne servono, realisticamente, per restare in Serie B? Con un en plein di vittorie, oggi impossibile anche solo da immaginare, gli uomini di Carrera chiuderebbero a 48 e festeggerebbero. Ma potrebbero “bastarne” 10 per garantirsi la permanenza in B. E cioè tre vittorie, un pareggio e il bonus di una sconfitta, per terminare la regular season a 43 e, visti i tanti scontri diretti da giocare, mettersi dietro cinque avversarie.

E per disputare almeno i playout? Difficile dirlo. Potrebbero esserne sufficienti anche 7 (Ascoli a 40), ma almeno una delle principali avversarie dovrebbe crollare e non ottenerne, contestualmente, più di 3 o 4, così da finire terzultimo dietro al Picchio.

Non impossibile, a leggere il calendario. Il Bari ha quattro sfide d’alta quota e lo scontro diretto col Cosenza, i calabresi (oltre all’Ascoli) devono affrontare pure lo Spezia. I liguri, a loro volta, se la vedranno con quattro compagini in lotta per Serie A o playoff. E all’ultima giornata c’è Feralpisalò-Ternana.

Non tutto è perduto, l’Ascoli è ancora in gioco: ma adesso, dopo troppe camminate a passo lento, è necessariamente arrivato il momento di accelerare e iniziare a correre.

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