“Non guardiamo alle difficoltà dell’Ascoli, ma a noi stessi: dobbiamo riscattare la sconfitta contro la Reggiana e vincere quella che per noi, così come per il Picchio, è una finale”.
È pronto alla sfida il tecnico del Venezia, Paolo Vanoli, che al Del Duca va a caccia di un successo che permetterebbe di far sognare la Serie A diretta. Da capire, però, se in campo ci sarà bomber Pohjanpalo: “Qualora nasca suo figlio, non sarà con noi. Abbiamo comunque soluzioni di riserva: Joel è importantissimo, ma senza di lui abbiamo vinto cinque partite consecutive”.
A prescindere da chi scenderà in campo, Vanoli vuole che il suo Venezia faccia il salto di qualità: “Guardiamo a noi stessi, per capire come sfruttare al massimo le nostre potenzialità. Finché non vinci, non conosci la mentalità vincente. Contro determinati avversari facciamo fatica a gestire la partita: non abbiamo ancora capito che affrontare l’ultima in classifica è diverso rispetto ad affrontare la capolista. Quello che è accaduto con la Reggiana deve farci crescere: non abbiamo saputo reagire perché nessuno si aspettava una rimonta così. Chi è subentrato a gara in corso, si è fatto travolgere dalla situazione. Le fondamenta di qualcosa di importante si costruiscono, però, anche attraversando momenti di difficoltà: guardiamo avanti e cerchiamo di fare punti contro l’Ascoli. Sarà una gara diversa rispetto all’andata, ora il Picchio ha una differente idea di gioco con Carrera. Lui sa come si vince, sia da giocatore sia da allenatore: rispettiamo l’avversario e dobbiamo capirne pregi e difetti per impostare al meglio la partita”.