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L’Ascoli lotta e ci mette il cuore, ma non basta: è 0-0 col Venezia

Prestazione di cuore e sostanza che però non porta la vittoria

L’Ascoli lotta e ci prova, con una prestazione di cuore e sostanza, ma non basta: al Del Duca è solo 0-0 contro il Venezia. Due occasioni nel primo tempo, dopo il salvataggio di Bellusci sulla linea. Nella ripresa poche emozioni, anche se il Picchio ci mette il cuore: l’Ascoli sale a quota 32, si resta a -1 dai playout e -3 dalla salvezza diretta.

Il primo tempo: Bellusci salva, Zedadka spreca

Gara subito aggressiva in avvio, anche se senza occasioni da gol: nei primi 20′ solo un debole tentativo di Di Tacchio e un macino sbilenco di Tessmann, al netto di tanti duelli, falli e contrasti in mezzo al campo. Due squadre che hanno impostato la gara in maniera speculare: 3-5-2 per ambo le compagini. Vasquez preferito tra i pali a Viviano, Quaranta in difesa al posto di Vaisanen non al meglio, il rientro di Falzerano a destra e tandem offensivo composto da Rodriguez e Duris. Nel Venezia, invece, assente bomber Pohjanpalo per la nascita del figlio, a guidare l’attacco ecco Gytkjaer e il grande tifoso bianconero (e marchigiano) Olivieri. Alla mezz’ora, dal nulla, la prima chance della gara è un’occasionissima:  uscita sbagliata di Vasquez con i piedi, la palla arriva all’attaccante danese che calcia a botta sicura ma trova la respinta sulla linea di Bellusci. Un salvataggio che vale come un gol quello del capitano bianconero. L’Ascoli ha risposto dieci minuti più tardi: azione caparbia di Duris sulla destra, poi traversone di Falzerano per Zedadka che ben posizionato sul secondo palo colpisce malissimo. Un’occasione per parte, dunque, in un primo tempo ricco di duelli in mezzo al campo e tanti scontri, seppur con l’arbitro a fischiare pochissimo e senza ammoniti. In pieno recupero, però, altra chance per l’Ascoli: bella serpentina di Rodriguez in area di rigore, la difesa ospite si salva in qualche modo e blinda lo 0-0.

Il secondo tempo: l’Ascoli lotta, ma non basta

Nella ripresa mister Carrera ha subito inserito Caligara per Giovane, con il numero 10 ad agire qualche metro più avanti in fase offensiva per dare più qualità alla manovra d’attacco della squadra. Qualche minuto più tardi ci ha provato Falzerano con il mancino, bella parata in tuffo di Joronen. Ci ha poi provato Duris col destro dopo una bella percussione solitaria, palla di poco a lato. L’Ascoli, allora, ha iniziato a crederci: dentro D’Uffizi per Rodriguez, con il Picchio ad attaccare sotto la Nord spinto dall’incessante tifo dei bianconeri. Nessun pericolo, però, dalle parti di Joronen, prima della girandola di cambi che ha cambiato volto alle due squadre nel finale ma non all’andamento del match: entrambe le compagini se la sono giocata a viso aperto, ma nessuna vera occasione per fare male. Finale convulso: il fallo di Bellusci, sanzionato, col giallo, diventa rosso dopo richiamo del Var. Si passa da 6′ a 9′ di recupero, ma non cambia il punteggio.  Un punticino per l’Ascoli, come tutte le altre avversarie in lotta per la salvezza: playout a -1, permanenza in B a -3. 

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