Occhio al Lecco. Massima attenzione al Lecco. Guai a sottovalutare il Lecco.
La sfida contro i manzoniani, fanalini di coda della Serie B, è piena di insidie. Perché i blucelesti, a -8 dai playout, arriveranno al Del Duca senza nulla da perdere. E, visto il clima surreale che si respira in terra lombarda, servirà il miglior Ascoli per evitare passi falsi che sarebbero drammatici a questo punto della stagione.
Il Lecco, infatti, arriva alla sfida dopo le clamorose dichiarazioni del proprio patron Paolo Leonardo Di Nunno: “Del risultato mi interessa poco perché ormai siamo condannati a retrocedere. Piuttosto mi preoccupa altro. Ancora oggi nel calcio si vendono e si truccano le partite, ho paura di movimenti strani da parte dei nostri tesserati. Spero che mettano il telefono sotto controllo a tutti” aveva dichiarato il numero uno del Lecco dopo la sconfitta per 0-1 contro il Palermo. A tal punto che la Procura della Figc ha aperto un’indagine.
Secca la risposta dei giocatori blucelesti, a sancire un’incredibile spaccatura con il loro presidente: “Esprimiamo sconcerto per le dichiarazioni rilasciate. Le sue affermazioni, riguardanti un presunto coinvolgimento dei tesserati in condotte illecite, sono semplicemente diffamatorie. Nessuno deve o dovrà mai mettere in dubbio il nostro impegno sul campo, la nostra lealtà e la nostra trasparenza. Respingiamo dunque fermamente le illazioni del Presidente, lesive della nostra reputazione, parole che gettano discredito sul lavoro svolto da ogni singolo membro della squadra e sull’immagine del nostro club nel suo complesso. Il nostro gruppo è unito e determinato per continuare, con il massimo impegno, a inseguire una salvezza che a molti sembra impossibile e per difendere l’onore della nostra squadra, della nostra città e dei nostri tifosi, certi di poter sempre onorare sul campo la maglia che indossiamo fino all’ultimo minuto”.