Il Picchio “Regina delle Marche”, ecco la mappatura del prossimo torneo cadetto
Il dominio del nord, la tenacia del sud e il (quasi) deserto del centro. La vittoria dei playoff di Serie C da parte del Lecco ha completato il puzzle delle 20 compagini che parteciperanno al prossimo campionato cadetto. Un torneo in cui Ascoli e Ternana saranno le uniche rappresentanti del centro-Italia.
A dominare sarà il nord Italia. In particolar modo la Lombardia, che guida la classifica delle regioni con il maggior numero di rappresentanti. Nonostante la retrocessione del Brescia, la regione ha guadagnato due compagni: al Como, infatti, si aggiungono Lecco e Feralpisalò, promosse dalla C, e la Cremonese, scesa dalla A.
Dietro alla Lombardia, fanno la voce grossa Emilia-Romagna e Calabria. La regione dei tortellini ha confermato le due compagini gialloblù, Modena e Parma, e ha sostituito la Spal, retrocessa in C, con la neopromossa Reggiana. Da non confondere con la Reggina, che insieme al Cosenza e al neopromosso Catanzaro compone il terzetto da “coltello tra i denti” della Calabria.
Due le regioni difese da altrettante compagini. Il Veneto ha confermato Cittadella e Venezia, già portacolori della scorsa stagione, mentre la Liguria ha vissuto una vera rivoluzione. Via il Genoa, promosso in A, dentro Spezia e Sampdoria, entrambe retrocesse dalla massima categoria.
Chi ha perso una rappresentante è invece l’Umbria: senza il Perugia, sprofondato in Serie C, sarà la sola Ternana a tenere alto il nome dell’unica regione non bagnata dal mare. Le Marche invece, manco a dirlo, saranno guidate per l’ennesima volta dall’Ascoli: nona stagione consecutiva in Serie B per i bianconeri come unica portabandiera del territorio.
Il Picchio e le Fere, come detto, saranno le uniche due realtà provenienti dal centro Italia. Perché la Serie B ha perso sia il Lazio, dopo la promozione in A del Frosinone, sia la Campania, causa retrocessione in C del Benevento. E perché Pisa, confermata come unica delegata della Toscana, è praticamente a ridosso della Liguria, considerando i 500 chilometri che la dividono da Ascoli.
Chi ha mantenuto l’ossatura della scorsa stagione sono pure Trentino-Alto Adige, Puglia e Sicilia: il Sudtirol, matricola-sorpresa dell’ultimo campionato, lotterà per la prima regione, mentre il Bari sarà l’unica compagine del tacco dello stivale. Al Palermo, infine, il compito di rappresentare la regione più estesa d’Italia, nonché il ruolo di unica città “isolana” dopo la promozione in A del Cagliari, che ha privato l’intera Serie B di un viaggio in Sardegna. Saranno undici, dunque, le regioni rappresentate nel torneo cadetto 2023/24, tre in meno rispetto alla scorsa stagione. Si iniziano a scaldare i motori.
