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Ascoli, la stagione dei difensori centrali: Botteghin sontuoso, Simic e Bellusci tra alti e bassi

Il brasiliano è stato il migliore di tutta la rosa bianconera. Quaranta riserva di lusso, Tavcar da approfondire

Fine campionato, tempo di bilanci. Dopo aver analizzato la stagione dei portieri (LEGGI QUI), è il turno dei difensori centrali.

Eric Botteghin – Voto 9

Leader della difesa, un muro (quasi) insuperabile. Solo la squalifica contro il Genoa ha negato a Eric Botteghin un record incredibile, che gli avrebbe permesso di non saltare neppure un minuto sul rettangolo di gioco in campionato (oltre che in Coppa Italia). Poco male, comunque, per l’eterno brasiliano. Per distacco, Botteghin rappresenta lo stakanovista della squadra (3330’ in campo) e il difensore più prolifico nella rosa dei bianconeri: 3 gol, tutti decisivi per portare punti alla classifica dell’Ascoli. Eleganza, qualità e quantità in mezzo al campo, per un giocatore che ha stampato pure un super primato in Serie B: ben 83 i palloni intercettati, nessuno ha fatto meglio di lui nel campionato cadetto. Finito? Macché. Per ben 4 volte, Botteghin ha fatto parte della Top 11 di giornata. Questo è accaduto dopo la vittoria all’esordio con la Ternana (2-1 con suo gol), alla 7° giornata (altra rete nell’1-1 col Benevento) e grazie alle super prestazioni nelle vittorie esterne contro Parma (0-1) e Modena (0-1). Sontuoso.

Lorenco Simic – Voto 6,5

Se Botteghin ha guidato la difesa dell’Ascoli per tutta la stagione, Lorenco Simic rappresenta la sua “spalla” più fedele: 26 gare e 2110’ di gioco, oltre a due gol ugualmente decisivi nel successo di Bari (0-2) e per il pareggio col Como (3-3). Il croato, ha tratto insegnamenti dal compagno brasiliano. Perché pure lui figura nella speciale classifica dei palloni intercettati in Serie B: 58 in totale, quarto posto assoluto tra i cadetti. Non male per l’Ascoli. Qualche errore in stagione, ma il bilancio è positivo. Affidabile.

Giuseppe Bellusci – Voto 6

Ascolano d’adozione, Giuseppe Bellusci chiude la stagione con la sufficienza. Perché dopo le prime gare da titolare, l’espulsione contro il Modena (con exploit per 1-2 dei Canarini in rimonta) ha cambiato le carte in tavola. “Peppe” è scivolato più indietro nelle gerarchie, complice il gol di Simic a Bari proprio nella gara in cui il croato ha sostituito il classe ’89 calabrese. Per Bellusci,  18 gare e 1322’ in campo. E quando non è sceso in campo, ha guidato e sostenuto i bianconeri dalla panchina. Cuore bianconero.

Danilo Quaranta – Voto 6

Danilo Quaranta ha chiuso la stagione con un minutaggio praticamente identico a quello di Bellusci: 18 match e 1362’ di gioco. Il “figliol prodigo”, al suo quarto campionato e mezzo in bianconero (senza considerare la trafila nelle giovanili), si è sempre fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa. Mai una parola fuori posto. Riserva di lusso.

Aljaz Tavcar – Voto 6

Sufficienza anche per Aljaz Tavcar, anche se meno solida rispetto ai due compagni di cui sopra. A suo vantaggio vanno le due buone prestazioni fornite in campionato contro Pisa e Genoa (aggiungiamo anche l’ottima gara con la Sampdoria in Coppa Italia), ma appena 180′ in B sono troppo pochi per giudicare con la giusta cognizione di causa il ragazzo. Lo sloveno, per quel poco che è sceso in campo, ha comunque dimostrato di avere qualità. Da approfondire.

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