“Abbiamo sputato sangue, vincendo la partita con carattere e tanta voglia: in campo è stata quasi una guerra, siamo veramente felici per questi tre punti”. Sauli Vaisanen ha commentato così l’exploit per 0-1 al Garilli di Piacenza contro la Feralpisalò.
“Sapevamo che sarebbe stato un match complicato, quando si gioca uno scontro diretto per la salvezza è sempre così. E lo dice uno che ha avuto esperienze simili negli anni passati. Ancora un gol sugli sviluppi di palla inattiva? Stiamo mettendo in campo ciò che ci chiede il mister, sappiamo che una gara può decidersi anche su un singolo episodio. Basta guardare il nostro gol o quello che è accaduto nel finale: avremmo potuto chiudere il match sullo 0-2 (con D’Uffizi, ndr), poi abbiamo rischiato di subire il pareggio. Giustamente e fortunatamente è intervenuto il Var: giustamente perché il fallo era netto, ma fortunatamente perché non capisco ancora bene quando gli arbitri vengono richiamati al monitor. A volte capita, a volte no: stavolta, quindi, è andata bene e siamo riusciti a conquistare una vittoria meritata per la prova che ha offerto tutta la squadra”.
Il difensore finlandese sta diventando una pedina imprescindibile nella retroguardia del Picchio: con lui titolare 8 punti in 4 partite. “Io do sempre il massimo quando vengo chiamato in causa, ma faccio lo stesso anche se resto in panchina. Abbiamo vinto la prima finale di Champions League, ma ce ne restano altre 12. Sto già pensando agli attaccanti del Brescia. I nostri tifosi? Ho immediatamente capito cosa significa l’Ascoli Calcio per la città e per la piazza. Ci hanno dato una grande mano, sostenendoci per tutta la gara e anche nei momenti di difficoltà. Siamo felici di aver conquistato la vittoria, vogliamo raggiungere la salvezza insieme a loro”.
