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Ascoli, da Viali a Castori: già metà squadre di Serie B hanno cambiato allenatore, ecco chi ha fatto meglio

Viaggia veloce la Cremonese con Stroppa, in calo invece il Sudtirol con Valente

Migliorare un cammino fin qui deficitario, per dare una sterzata alla stagione e conquistare, insieme a mister Fabrizio Castori, la salvezza.

Questo l’obiettivo dell’Ascoli, tra le dieci squadre di B ad aver già cambiato guida tecnica rispetto a inizio campionato. Al giro di boa del torneo, infatti, la metà dei club cadetti ha rivoluzionato la propria panchina.

Il Picchio, dopo la 13° giornata, ha salutato William Viali, che viaggiava a una media di 0.92 punti a partita (12 in 13 gare). Con l’arrivo di Castori, una squadra più solida e quadrata è però scivolata a una media di 0.83 punti ogni 90’ (5 in 6 match). Il tecnico marchigiano, va detto, ha avuto poco tempo (e tanti infortuni cui far fronte) per dare una scossa alla squadra. Alla ripresa del torneo, però, non si potrà più scherzare.

Ma quali sono le altre compagini di B ad aver già cambiato allenatore? Ecco il punto sulle panchine cadette.

La rivoluzione ha interessato tutti i cinque club della Lombardia. La Cremonese, alla 5° giornata, ha salutato Ballardini (11° posto con una media di 1.20 punti a partita) e abbracciato Stroppa, che ha fatto balzare i grigiorossi dall’11° al 5° posto grazie a una super media di 1.86 punti ogni 90’.

Il Brescia, dopo un avvio positivo con Gastaldello e tanti stop successivi (media di 1.30), ha chiamato Maran (breve parentesi Belingheri al 13° turno) per riprendere la corsa: guadagnate cinque posizioni in classifica (dal 14° al 9° posto), con una media salita a 1.50.

Ha cambiato volto pure il Lecco: l’addio di Foschi alla 9° giornata è arrivato con i manzoniani all’ultimo posto (media di 0.17 ma con tre gare da recuperare), con Bonazzoli ecco i blucelesti in zona salvezza (15°) grazie a una media di 1.46 a partita.

Rivoluzione attuata anche dalla matricola Feralpisalò: il passaggio da Vecchi a Zaffaroni (10° giornata) non ha migliorato l’ultima posizione, ma i Leoni del Garda hanno avvicinato sia la quota playout (-4) sia quella salvezza (-6), raddoppiando la media punti (da 0.50 a 1).

Cambio a sorpresa, invece, in casa Como. Esonero di Longo con i lariani 6°, reduci dal successo contro l’Ascoli e in viaggio spediti con una media di 1.75 punti a partita. La scelta della proprietà di puntare su Fabregas (e poi su Roberts, complici alcuni problemi burocratici) ha portato a risultati addirittura migliori, con 2 punti di media a partita e balzo in terza posizione (alla pari con il Venezia secondo).

Ha tratto giovamento dal cambio in panchina pure la Ternana: penultima dopo 12 giornate con Lucarelli (0.50 di media), ora a -2 dalla salvezza con Breda (media di 1.71 ogni 90’).

Il Bari a rilento di Mignani (1.11 in 9 gare) ha accelerato con Marino (1.30 in 10 match), leggermente meglio sta facendo anche lo Spezia passato da Alvini (0.77 in 13 giornate) a D’Angelo (1.17 in 6 partite).

Cambio, al momento, non fruttuoso, invece, per il Sudtirol: addio a Bisoli nonostante il super torneo dello scorso anno e la media di 1.13 punti in 15 giornate, l’arrivo di Valente non ha dato la scossa sperata (media di 0.75 in 4 match).

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