“So che piazza è questa di Ascoli, ha un blasone importante, sono venuto a lavorare nel quarto club più antico d’Italia che mi procura responsabilità enormi. Io vedo il calcio a 360 gradi. In questi anni di esperienza ho imparato che c’è un filo sottile, si può vincere o perdere ma serve avere il senso di appartenenza verso la piazza e la maglia che si indossa perché non sono tutte uguali. Noi dobbiamo saperlo“.
“Questa è una città che ha storia, chi porta avanti questo progetto deve sposare tutto ciò, deve sposare i 125 anni di storia”.