Un uomo, un allenatore che insieme al presidentissimo Costantino Rozzi ha fatto grande il club bianconero
Se ne va una grande parte della storia dell’ Ascoli calcio, Carletto Mazzone. A lui è legata la storia bianconera. Lui l’artefice della prima promozione in Serie B, quando Costantino Rozzi gli affidò la panchina la squadra militava in Serie C e lui condusse l’ Ascoli verso una doppia promozione dalla C alla Serie B fino alla Serie A, nel 1974. Quando Rozzi lo chiamò per affidargli la squadra Mazzone era ancora giovanissimo, aveva da poco smesso di giocare, proprio con la maglia bianconera a causa di un infortunio, allenava la Primavera. Mazzone è stato l’ artefice di promozioni e salvezze con il suo Ascoli. Un percorso che non ha eguali. Tanti anni di allenatore dell’Ascoli, tra addii sofferti e grandi ritorni, che oggi piange il suo allenatore. Memorabile la sua forza, il suo carisma, la sua unione con il presidentissimo Costantino Rozzi. Insieme hanno fatto grande l’Ascoli calcio. Mazzone aveva 86 anni ed è morto nella sua casa ascolana. Romano di nascita, ascolano di adozione. Nella città delle cento torri non solo aveva trovato i successi come calciatore prima e allenatore poi, ma anche la donna della sua vita. Era sposato con la signora Franca che gli ha dato due figli. Ascoli piange il suo uomo di calcio colui che ha regalato emozioni. Dopo Rozzi, Ascoli perde un altro grande artefice della storia del Picchio.