
Tre sconfitte consecutive, come non accadeva da due anni e mezzo. Playout a tre punti di distanza, ora bisogna invertire la rotta
Adesso l’Ascoli non può più scherzare. Perché la classifica è tornata a fare paura, dopo la sconfitta per 0-1 contro il Venezia. Una gara da vincere, quantomeno da non perdere. Perché anche lo 0-0, risultato certamente non eccezionale, avrebbe permesso al Picchio di restare a +5 sui playout. E invece il divario dagli spareggi per non retrocedere si è ora ridotto a soli tre punti.
Ancora male l’Ascoli al Del Duca: appena 14 i punti conquistati davanti al sempre encomiabile popolo bianconero, solo il Benevento ha fatto peggio (13). Stesso dicasi per i gol segnati: appena 12 tra le mura amiche, anche in questo caso solo i sanniti hanno un deficit più grave (10 reti). Appena 3 le vittorie conquistate al Del Duca, 5 i pareggi e addirittura 7 sconfitte. Terza gara consecutiva senza andare in gol davanti al pubblico amico (0-0 col Benevento e doppio 0-1 con Bari e Venezia), decima volta in stagione che l’Ascoli non trova la via della rete.
Contro il Venezia, poi, è arrivata la terza sconfitta consecutiva. Non accadeva da due anni e mezzo, esattamente dal dicembre 2020. Il tonfo casalingo contro il Cosenza (0-3), la caduta col Vicenza (2-1) e la sconfitta contro il Monza (2-0) portarono all’esonero di Delio Rossi e all’arrivo di mister Andrea Sottil, autore poi della grande rimonta salvezza in una stagione iniziata nel peggiore dei modi per i bianconeri.
Urge invertire la rotta. La sosta arriva al momento giusto: ricaricare le batterie, lavorare e rialzare la testa. C’è una salvezza da conquistare, senza se e senza ma.
Foto Ascoli Calcio
