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Ascoli-Venezia, il doppio ex Davide Tentoni: “Vincerà chi avrà più fame, che ricordi con i Diabolici”

Ecco l’intervista rilasciata sulle colonne del Corriere Adriatico dall’ex centrocampista bianconero

Perno del centrocampo dei “Diabolici” nella stagione 2000/01, quella che ha permesso all’Ascoli di tornare in Serie B a distanza di sette anni dall’ultima volta. Poi altri due campionati con la maglia bianconera tra i cadetti, per un totale di 67 presenze e un gol nei tre tornei disputati sotto le Cento Torri. Davide Tentoni ha scritto una pagina importante nella storia dell’Ascoli, ma in precedenza ha anche indossato la maglia del Venezia. E proprio lui, sulle colonne del Corriere Adriatico, ha parlato della sfida di sabato al Del Duca e della stagione dei bianconeri. Ecco uno stralcio dell’intervista.

Sulla stagione dell’Ascoli

“Il Picchio ha disputato un campionato tra alti e bassi: ha iniziato bene e ha poi avuto un calo, sembrava essersi ripreso e invece è arrivato l’esonero di Bucchi. Poi c’è stato ottimo l’impatto con il neo allenatore Breda, che ha riportato l’Ascoli in zone più tranquille di classifica: peccato per le ultime due sconfitte che hanno interrotto la striscia positiva dei bianconeri. Al Picchio è mancata un po’ di continuità,  che in un campionato lungo e difficile come quello di Serie B è fondamentale. Con l’arrivo di Breda, l’Ascoli ha ritrovato organizzazione, solidità e amalgama: adesso va archiviato il brutto secondo tempo di Cagliari, per ripartire da quanto di buono si era visto fino a quel momento”. 

Sul Venezia, prossimo avversario dei bianconeri

“Il Venezia, fino a qualche tempo fa, sembrava destinato a naufragare in Serie C, invece con l’arrivo di Vanoli ha trovato le forze per rialzarsi e rientrare in piena lotta per la salvezza. Conosco bene Paolo: siamo amici e abbiamo giocato insieme proprio al Venezia. È riuscito a far tirare fuori alla squadra un grande carattere: credo che al Del Duca assisteremo a una gara molto interessante”. 

Sulla partita al Del Duca

“Sarà un match aperto a qualsiasi risultato, dove la mentalità e la voglia di conquistare punti faranno la differenza: chi metterà in campo più fame e cattiveria agonistica riuscirà a ottenere l’intera posta in palio. Ai bianconeri non mancano le motivazioni e avranno anche il vantaggio di giocare in casa: essere spinti da un pubblico come quello ascolano rappresenta un’importante arma in più nel torneo cadetto”. 

Sui ricordi in bianconero

“Sono felice e orgoglioso di aver indossato la maglia dell’Ascoli. L’annata dei Diabolici è stata incredibile, ma poi abbiamo vissuto altre due stagioni in B altrettanto importanti ed entusiasmanti: emozioni che spesso vado a rivivere guardando foto e filmati. La cosa più bella era la straordinaria simbiosi esistente tra noi giocatori e la città: un legame indissolubile, squadra e piazza erano un tutt’uno. E che ricordi della tifoseria: attaccamento, passione e calore, un popolo capace di trascinarti e darti la spinta in più per gettare il cuore oltre l’ostacolo”.

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