Due sanzioni ciascuno per Falasco e Gondo, a quota uno ci sono Caligara, Bellusci, Collocolo e Giovane. Serve maggior attenzione.

Adesso basta espulsioni.

Il rosso rimediato da Falasco già al 42′ contro il Bari ha fortemente condizionato la gara contro i Galletti. Un rosso ingenuo, che ha pesato come un macigno nell’economia della partita.

Un qualcosa che, in casa Ascoli, si sta ripetendo con troppa frequenza in questa stagione. Il Picchio detiene, infatti, il (poco ambito) primato di cartellini rossi in questa Serie B: ben 8 finora. 

E’ il secondo rosso per Falasco, che aveva lasciato la squadra in inferiorità numerica già nel match contro il Cagliari. In quel caso, però, l’espulsione era arrivata a gara praticamente terminata (al 95’) e sul risultato di 2-1 per l’Ascoli. Due rossi sventolati pure in faccia a Gondo. Prima contro il Bari, al San Nicola, quando l’ivoriano era in panchina. Ben più grave, invece, quello rimediato contro il Como, con la squadra che ha poi dovuto fare gli straordinari per rimontare dall’1-2 parziale al 3-3 finale.

Espulsione pure contro il Cittadella. L’Ascoli rimase in superiorità numerica al 50’ per il rosso ad Asencio: tre minuti più tardi, però, ristabilita la parità a causa del rosso a Caligara (0-0 il risultato finale). A vedersi comminata la massima sanzione, sempre al Del Duca, pure Bellusci e Collocolo. Il difensore ha ricevuto l’espulsione contro il Modena sul punteggio di 1-1 (poi Ascoli ko 1-2 al triplice fischio), mentre il rosso al centrocampista ha favorito l‘exploit per 0-1 del Frosinone.

In ordine cronologico, prima di Falasco l’ultimo bianconero espulso era stato Giovane: rosso nel recupero del primo tempo a Ferrara contro la Spal, con l’Ascoli costretto a giocare in dieci tutta la ripresa (1-1 il risultato finale).

Domenica, contro il Bari, l’ottava espulsione stagionale per il Picchio: situazioni che non devono più ripetersi, in un campionato in cui ogni minimo dettaglio può fare la differenza.