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Ascoli, tutto cuore contro il Parma. Gondo su rigore vale l’1-0: espugnato il Tardini!

Il Picchio sale a quota 32 in classifica, seconda vittoria consecutiva per i bianconeri di Breda

Ascoli cinico e spietato al Tardini: il gol su rigore di Gondo vale lo 0-1 e tre punti di platino per il Picchio. I bianconeri sbancano Parma e salgono a quota 32 punti in classifica, centrando il secondo successo consecutivo con Breda in panchina. Ducali fermati da un Picchio solido e quadrato, ma gialloblù pure sfortunati con tre legni colpiti.

Il Picchio, in campo con lo stesso undici titolare visto contro il Perugia (confermato il 4-3-1-2), ha tenuto meglio il pallone in avvio, cercando un maggior fraseggio al cospetto di un Parma che, con un 4-2-3-1 di grande qualità, ha provato a pungere principalmente con alcune rapide ripartenze. O sfruttando errori dei bianconeri in fase di disimpegno, come accaduto al 20′: bravo Bernabè a recuperare una sfera sui 25 metri, attento però Leali a respingere in tuffo.

Ascoli comunque solido e ordinato al Tardini, anche se nella prima mezz’ora è stato il Parma ad avere un’altra occasione: il sinistro al volo di Charpentier sul cross di Zagaritis è però terminato di poco a lato. Poi la chance più nitida dei ducali: tiro-cross dall’out di destra di Estevez e palla direttamente sul palo a graziare un Leali che aspettava il traversone, sul prosieguo dell’azione provvidenziali prima Botteghin poi Bellusci nel togliere le castagne dal fuoco. 

Nessun tiro in porta invece per l’Ascoli (solo un destro fuori misura di Collocolo dopo uno bello strappo personale), ma qualche protesta di Gondo per un presunto fallo in area di rigore da parte di Coulibaly (già ammonito): il contatto è sembrato esserci, non per l’arbitro che ha però lasciato correre.

Il secondo tempo

Nella ripresa l’Ascoli ha rinunciato a Buchel (ammonito) e ha poi dovuto fare a meno, per un problema muscolare, di Forte, sostituito da Marsura che è andato ad agire al fianco di Gondo. Nel Parma l’ingresso di Sohm per Charpentier ha fatto salire Vazquez più avanti come “falso nueve”. Al 57′ l’occasione che avrebbe potuto cambiare il match: strepitosa parata con i piedi di Buffon su Gondo, che da pochi passi non è riuscito a buttare dentro l’ottimo assist di Falzerano. Poco male comunque per l’attaccante, bravissimo a rifarsi cinque minuti più tardi: perfetto nell’anticipare Balogh e conquistarsi il calcio di rigore, poi glaciale dagli undici metri nel freddare Buffon e regalare il vantaggio al Picchio.

Il Parma ha provato a scuotersi ancora con Bernabé, ma la sua punizione ha graffiato la parte alta della traversa (Leali ci sarebbe comunque arrivato). Poi tanti cambi da una parte e dall’altra, con i ducali che si sono riversati tutti in attacco nel finale di gara a caccia del pareggio. E con Inglese hanno centrato il terzo legno del match: bravo l’attaccante a sbucare alle spalle di un Botteghin, Ascoli salvato dalla traversa. E poi ancora da Botteghin, provvidenziale ad allontanare sulla linea il colpo di testa di Valenti. Sontuosi proprio Botteghin e Bellusci: impenetrabili i due centrali bianconeri. 

Al triplice fischio, è così 0-1: ruggito Ascoli al Tardini come era già accaduto lo scorso anno, seconda vittoria consecutiva per i bianconeri di mister Breda che salgono a quota 32 punti in classifica. 

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