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Lo scontro e la tragedia: Ascoli ricorda Roberto Strulli, il portiere che perse la vita per i bianconeri

Cinquantotto anni fa il drammatico scontro di gioco che costò la vita all’estremo difensore del Picchio

Sembra ieri, ma sono già trascorsi 58 anni da quel drammatico scontro di gioco in un Sambenedettese-Ascoli che portò alla morte del portiere bianconero Roberto Strulli.

Era il 14 febbraio 1965, allo stadio Ballarin si disputava il derby valido per la 4° giornata di ritorno del girone C di serie C. I rossoblù conducevano per 2-0 quando Strulli, nel tentativo di sventare una pericolosa azione avversaria, si gettò su una palla vagante anticipando l’attaccante della Samb Alfiero Caposciutti. I due, però, si scontrarono involontariamente: l’impatto fu tremendo e Strulli svenne a terra, in coma.

Trasportato d’urgenza in ospedale, vennero diagnosticati frattura della mandibola, lesione encefalica e contusione cerebrale. Strulli non riuscì a superare la notte, si spense all’alba di del 15 febbraio.

Il lutto colpì non solo Ascoli e il Piceno, ma tutto il mondo del calcio. Due mesi dopo la morte del marito, la moglie Luana partorì il loro figlio: Roberto jr, in memoria del padre.

Per il popolo bianconero, impossibile dimenticare Strulli. In sua memoria, è stata dedicata una piazza in zona Pennile di Sotto. 

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