
Una sola vittoria in quattro mesi, bianconeri da -4 sulla promozione diretta a +2 sulla zona retrocessione
Adesso bisogna necessariamente invertire la rotta. Se il 2022 era stato un anno da sogno per l’Ascoli, con 64 punti conquistati in 39 partite (solo il Frosinone aveva fatto meglio nell’anno solare), il 2023 del Picchio si è aperto nel peggiore dei modi.
Tre sconfitte in quattro gare, un solo punto conquistato sui 12 disponibili dal post Capodanno. Uno score da incubo, che si protrae però da troppo tempo: nelle 12 partite disputate da novembre a oggi, l’Ascoli ha vinto solo una volta (1-3 contro il Cosenza fanalino di coda). Per il resto, la miseria di cinque pareggi (0-0 col Genoa, 1-1 con Brescia e Spal, 2-2 col Sudtirol e 3-3 col Como) e ben sei sconfitte (0-1 con Frosinone e Reggina, 1-0 con la Ternana, 2-0 a Pisa, 1-2 col Palermo e 3-0 con il Cittadella).
I numeri spiegano bene l’esonero di mister Bucchi: su 36 punti a disposizione negli ultimi quattro mesi, l’Ascoli ne ha conquistati appena 8. Crollando letteralmente in classifica. I bianconeri, a fine ottobre, erano in piena zona playoff: addirittura a -4 dal secondo posto che vale la promozione diretta in Serie A, con un rassicurante +7 e +9 rispettivamente su zona playout e retrocessione. Oggi invece la graduatoria dice che il margine di vantaggio sull’incubo C si è ridotto a solo +1 (sui playout) e +2 (sul terzultimo posto). E davanti? Playoff lontani, promozione irraggiungibile. Ma adesso nessuno guarda a questo, considerando il baratro in cui si sta rischiando di sprofondare.
