Adesso serve necessariamente il cambio in panchina, pomeriggio da incubo in Veneto per il Picchio

Tracollo Ascoli al Tombolato. Il Picchio cade 3-0 contro il Cittadella e adesso serve obbligatoriamente la scossa in panchina per non far materializzare gli spettri della Serie C.

Gara horror per l’Ascoli, che non calcia mai in porta al cospetto di un Cittadella ben messo in campo e trascinato dal duo Antonucci-Crociata, a dir poco indemoniati.

Dopo due retropassaggi azzardati di Falasco e un miracolo di Leali sul colpo di testa di Maistrello, il Citta ha trovato il vantaggio al 18′: bellissimo il corridoio di Antonucci per Crociata, destro sul palo lontano e Leali stavolta fulminato. 

L’Ascoli ha provato a reagire solo con un destro dalla distanza di Adjapong, terminata a lato, ma nulla di più in 45′ da brivido e chiusi tra i fischi dei 139 tifosi bianconeri presenti nel settore ospiti.

Nella ripresa Bucchi ha gettato subito nella mischia Giovane e Ciciretti, al posto di Quaranta e Buchel, passando al 4-3-1-2, prima di terminare lo slot di sostituzioni già al 65′ con gli inserimenti di Pedro Mendes, Giordano e Marsura (fuori Gondo, Falasco e Proia).

L’Ascoli però, al di là degli interpreti, è mancato totalmente, e per l’ennesima volta, nel gioco. Tantissimi i cori dei tifosi contro Bucchi (in primis), Valentini e De Santis, oltre a un paio di “Pulcinelli guarda che rovina”. 

In tre minuti poi, tra il 75′ e il 78′, il Citta ha chiuso i giochi con Antonucci. Prima la rete su rigore dopo un netto fallo in ritardo di Giovane su Vita, poi il destro all’incrocio a mandare in archivio il match e – forse – l’avventura di Bucchi sulla panchina dell’Ascoli. 

“Pulcinelli guarda che rovina”, “Bucchi, Valentini, De Santis via da Ascoli” i cori dei tifosi bianconeri. Serve assolutamente una rivoluzione, perché continuando così sarà Serie C.