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Non solo Ascoli, ecatombe di allenatori in B: Bucchi tra i pochi superstiti, già 16 i cambi in panchina

Solo 7 coloro che hanno mantenuto salda la loro posizione, Ranieri l’ultimo arrivato tra i mister cadetti

Un campionato mai così equilibrato come quello in corso, al giro di boa ha fatto registrare un record non di poco conto sulle panchine delle squadre cadette: al termine delle prime 19 giornate di Serie B, infatti, sono stati ben 16 i cambi alla guida.

Le “mattanze”

Una vera e propria ecatombe di allenatori, iniziata già dopo la 3° giornata con Pierpaolo Bisoli a rilevare Leandro Greco alla guida del Sudtirol. Giacomo Gattuso ha lasciato il Como per problemi personali: due partite con il vice Massimiliano Guidetti, poi l’arrivo di Moreno Longo.

Il mese di settembre ha mietuto vittime anche a Perugia (fuori Fabrizio Castori dentro Silvio Baldini), Pisa (out Rolando Maran per far posto a Luca D’Angelo) e Benevento (esonerato Fabio Caserta e arrivo di Fabio Cannavaro). Poi l’approdo di un altro ex Campione del Mondo come Daniele De Rossi alla Spal (al posto di Roberto Venturato) e il ritorno di Castori a Perugia dopo le dimissioni di Baldini. Cinque ko consecutivi sono risultati fatali a Davide Dionigi a Cosenza (al suo posto ecco William Viali), mentre nel Venezia c’è ora Paolo Vanoli, dopo l’esonero di Ivan Javorcic e una sola gara da allenatore a interim per Andrea Soncin.

A cavallo tra fine novembre e dicembre poi, una nuova “mattanza”: alla Ternana out Cristiano Lucarelli per far posto ad Aurelio Andreazzoli, poi fatti fuori – dopo Javorcic – anche gli ultimi due mister stranieri. Al Genoa è stato Alberto Gilardino a rilevare il tedesco Alexander Blessin, mentre al Brescia Alfredo Aglietti ha sostituito lo spagnolo Pep Clotet nell’ultima gara del 2022. E adesso, ad aprire il 2023, l’ultimo ribaltone in quel di Cagliari: dopo la gara da traghettatore di Fabio Pisacane, in panchina nel 2-0 sul Cosenza in seguito all’esonero di Fabio Liverani, i sardi rossoblù hanno riaccolto con un’ovazione Claudio Ranieri.

I superstiti

E gli altri? L’allenatore dell’Ascoli, Cristian Bucchi, è uno dei soli sette superstiti tra i mister di inizio stagione. Otto considerando Castori, che però è stato esonerato dal Perugia prima di essere nuovamente richiamato al posto di Baldini. Nel “campionato degli italiani”, ora al 100% composto da allenatori nostrani, tra i sopravvissuti della prima metà di campionato ci sono i primi due della classe (Fabio Grosso al Frosinone e Filippo Inzaghi alla Reggina), Michele Mignani di un Bari 4° in classifica, Fabio Pecchia al Parma (6°), Attilio Tesser al Modena (10°) ed Edoardo Gorini al Cittadella, nonostante il penultimo posto in graduatoria dei veneti.

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