Imbattibile in casa, con record di vittorie e miglior difesa del torneo. Ma il Picchio vuole giocarsela
Testa alla capolista. L’Ascoli, reduce dal pareggio contro il Brescia che ha fatto seguito alle tre vittorie consecutive contro Bari, Cagliari e Venezia, si appresta ad affrontare quella che – classifica alla mano – è attualmente la squadra più in palla della Serie B.
E cioè il Frosinone, capolista del campionato con 27 punti in classifica. Occhio ai numeri dei ciociari. Gli uomini di Grosso hanno vinto le ultime cinque partite consecutive, vantano il primato di vittorie nel torneo (ben 9) e hanno la miglior difesa del campionato (appena 7 gol subiti).
Il Frosinone è l’unica squadra di B a non aver ancora pareggiato. E, fortuna dell’Ascoli, si giocherà al Del Duca. Perché allo Stirpe i ciociari hanno un rendimento da urlo: sei partite e altrettante vittorie, con 10 gol fatti e nessuno subito. Un percorso incredibile, per quella che è anche la squadra che ha tirato più volte in porta in tutto il campionato e, al contempo, è quella che finora ha subito meno tiri rispetto agli altri club.
Storia recente e squadra rivoluzionata
Il calcio a Frosinone ha storicamente recitato un ruolo importante, custodito e coccolato dalla quarta serie alla cadetteria. La Serie B è stata conosciuta per la prima volta nel 2006-2007, poco più di tre anni dopo l’avvento dell’era guidata da Maurizio Stirpe, capace di portare il club dalla Serie C2 alla Serie A.
Il presente vede la compagine gialloblù alla quarta stagione consecutiva in Serie B, ma il record attuale è dell’Ascoli (al settimo gettone di fila).
Un organico, quello consegnato a Fabio Grosso, in gran parte rivoluzionato rispetto all’annata passata, ma rinnovato di qualità per poter permettere alla piazza di restare aggrappati ai propri desideri di promozione.Dati alla mano, il Frosinone vanta la rosa più giovane dell’intero torneo (24,6 anni di media), una scelta premiata dall’attuale primo posto in classifica.
Tra i “ragazzini terribili” spiccano lo straripante Giuseppe Caso (23 anni), la lucida ferocia di Luca Moro (21), l’intelligenza offensiva di Samuele Mulattieri (21) e l’affidabilità di Stefano Turati (20).
Tasselli di cui Fabio Grosso sta cercando di scoperchiare ogni particella di possibilità tattica, così da plasmare una squadra capace di giocare un calcio imprevedibile, offensivo ed energico, come i Ciociari stanno effettivamente facendo.