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La Serie B omaggia Ascoli e il Del Duca: “La Nazionale, la Serie A e i grandi concerti”

Dal gol di Paolo Rossi ai lavori del Presidentissimo Rozzi, passando per Mazzone, il cinema e il Salotto d’Italia

“Gli spalti dello stadio Cino e Lillo Del Duca di Ascoli Piceno possono “raccontare” diversi aneddoti che legano la storia del club a quella del calcio italiano e ai miti di questo sport”.

Inizia così l’articolo con cui la Lega di Serie B ha celebrato la casa dei bianconeri e, più in generale, l’Ascoli Calcio e la città delle Cento Torri.

Dalla Nazionale alla musica

“Al Del Duca, Paolo “Pablito” Rossi, a cui è dedicato il trofeo del capocannoniere della Lega B, segnò sotto la (ex) Curva Sud un gol con la maglia della Nazionale. Era Italia-Portogallo 2-0 del 3 aprile 1985. In campo c’era anche il compianto Gaetano Scirea e, in panchina, il totem azzurro Enzo Bearzot uno dei primi aneddoti sull’impianto ascolano.

Non solo calcio però al Del Duca. “Lo stadio del Picchio ha fatto emozionare anche gli appassionati di musica, visto che sul prato ascolano si sono svolte le tappe di quattro tour storici della canzone italiana. Parliamo del tour “Alè-oò” di Claudio Baglioni, che suonò ad Ascoli il 27 luglio 1982, de “L’Arca Di Noè” tour, di Franco Battiato, in terra Picena il 16 agosto 1983. E poi de “L’Alta Marea” tour di Antonello Venditti, di scena nelle Marche il 13 giugno 1992 e dello show “Gli Spari Sopra” di Vasco Rossi del 26 giugno 1993″.

Le curiosità

Diverse poi le curiosità evidenziate dalla Lega di Serie B. La prima, quella relativa al nome dello stadio. “L’impianto viene inaugurato il 12 maggio 1962 con la denominazione di Stadio delle Zeppelle, stesso nome della strada che costeggia la struttura. Diventa Stadio Cino e Lillo Del Duca nel 1967, quando viene a mancare, il 23 maggio, Pacifico “Cino” Del Duca. Egli era un personaggio notevole: imprenditore di Montedinove, piccolo centro in provincia di Ascoli Piceno, era un editore, nonché il fondatore del quotidiano Il Giorno. È stato anche produttore cinematografico: “Il Vedovo” con Alberto Sordi, “Il Bell’Antonio” con Marcello Mastroianni e “Accattone” di Pier Paolo Pasolini, le sue opere maggiori. È stato presidente onorario, con il fratello Lillo, oltre che finanziatore del club bianconero”.

Carletto Mazzone

E che dire poi della Tribuna Est? “E’ dedicata a Carlo Mazzone. Questo settore dell’impianto, ricostruito per intero sulle “ceneri” della vecchia tribuna, è stata inaugurato il 4 maggio 2019 con il match di Serie B tra Ascoli-Palermo. Mazzone è stato l’allenatore della prima storica promozione in Serie A dei bianconeri, quella del 1973-1974. Conta 759 panchine nel massimo campionato italiano, record assoluto, di cui 145 con i bianconeri, membro della Hall of Fame del Calcio italiano“.

Dal terremoto al cinema

La terza curiosità? “La stessa tecnica usata dal Presidentissimo Costantino Rozzi e dalla sua ditta di costruzioni per il Del Duca è stata applicata anche per costruire lo Stadio Via del Mare a Lecce, il Partenio ad Avellino, il Ciro Vigorito di Benevento e il Selvapiana Nuovo Stadio Romagnoli di Campobasso”. E poi un focus sulla capienza. “Attualmente il Del Duca ha una capienza complessiva di 11.326 spettatori, frutto di una serie di riduzioni dovute a problemi di stabilità causate dal drammatico sisma del 2016″. L’ultimo aneddoto scelto dalla Lega B è relativo a pellicole e riprese: “Gli spalti del Del Duca sono stati anche la location di alcune scene del film cult anni Ottanta “Mezzo destro mezzo sinistro – 2 calciatori senza pallone”, girate al suo interno”.

Regina delle Marche e Salotto d’Italia

Immancabile, poi, il focus sulla squadra Regina delle Marche: “L’Ascoli Calcio, oltre ad essere la quarta società calcistica più antica d’Italia, è un club che è riuscito a ribaltare il proprio status di provinciale, diventando prima la squadra più blasonata delle Marche e poi un club che ha vissuto diversi anni di albore nelle due serie più importanti nella gerarchia del calcio italiano”. Chiosa finale infine sulla città: “Un gioiellino nascosto nel cuore del Paese, una città che merita di essere conosciuta e vissuta a fondo. A partire dalla meravigliosa Piazza del Popolo, Salotto d’Italia“.

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