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Ascoli, Valentini: “Il sesto posto dello scorso anno ha ‘drogato’ l’ambiente”

Il match contro il Benevento visto dal ds che ha dato la sua versione alle critiche dopo le due sconfitte consecutive

E’ indubbio che le ultime due partite non siano state al nostro livello, da Ascoli – ha detto Valentini –, c’è stato un atteggiamento poco coraggioso. La sosta è arrivata nel momento giusto e ci ha consentito di poter recuperare le energie e di approfondire maggiormente le due giornate negative. Sono state due partite che i ragazzi non hanno digerito bene, questo è un gruppo responsabile, consapevole. Noi come staff e loro hanno riconosciuto di aver offerto due prestazioni al di sotto delle loro mentalità e potenzialità. Aggiungo che i due infortuni gravi di Leali e Gnahoré a livello mentale hanno rappresentato due situazioni negative che hanno influito sulla mentalità del gruppo. In queste due settimane abbiamo lavorato sulla mentalità, sulla consapevolezza, sono state approfondite le problematiche dallo staff tecnico e dal sottoscritto. La maggior parte di questo gruppo si conosceva già, è un gruppo responsabile, ha lavorato e ha capito gli errori fatti, ci siamo confrontati e parlati – come è normale – e in questi giorni ho visto un atteggiamento votato al duro lavoro”.

Il prossimo avversario. “So che a Benevento avremo una squadra pronta e coraggiosa. Loro hanno cambiato allenatore scegliendo un nome noto che ha acceso l’entusiasmo, ma sono convinto di avere i migliori giocatori che un direttore possa avere a disposizione. Sono sicuro che i ragazzi, quelli che scenderanno in campo dall’inizio e quelli che entreranno dalla panchina, affronteranno la partita con coraggio, sarà una battaglia senza paura, ho piena fiducia nei miei ragazzi e nello staff tecnico. Non c’è un momento giusto per affrontare avversari come il Benevento, è chiaro che dopo due sconfitte la squadra è chiamata a reagire, ma la mentalità e l’atteggiamento giusti me li aspetto sempre, non soltanto dopo due sconfitte. La nostra identità dev’essere quella di squadra aggressiva, coraggiosa, da battaglia, guerriera. Questo è sempre stato il nostro spirito, anche l’anno scorso ed è lo spirito giusto per affrontare la Serie B. Sono sicuro che lo stiamo ritrovando e i ragazzi interpreteranno la gara in questa maniera”. Le critiche rivolte al gruppo: “Conosco bene questa piazza, è passionale ed emozionale e quando ci sono di mezzo passione ed emozione è facile farsi prendere dagli eventi, positivi e negativi. Il sesto posto dell’anno scorso ha ‘drogato’ l’ambiente, ma noi dobbiamo restare coi piedi per terra. Dopo la sconfitta col Parma mi aspettavo la delusione dei tifosi, ma l’ho trovata eccessiva dopo la partita di Perugia, non mi è piaciuto l’eccessivo attacco alla squadra, che ha fatto sicuramente una gara negativa, sono io il primo a riconoscerlo, così come il mister e il gruppo. Non è stata una prestazione da Ascoli, ci sono piovute addosso critiche, ma noi che facciamo questo mestiere abbiamo il dovere di far parlare i fatti, le parole le lasciamo alla gente, che ci applaude quando vinciamo e ci fischia quando perdiamo. Noi decidiamo le sorti del nostro destino, con le prestazioni, l’atteggiamento, il furore e il coraggio ci porteremo dietro il popolo ascolano com’è successo l’anno scorso. Dipende solo da noi”.

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