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Ascoli, senti l’ex Bepi Pillon: “Bucchi e i tifosi per fare bene, bellissimi ricordi in bianconero”

L’allenatore ha raccontato anche il suo trascorso con il Picchio, con la promozione in B dei Diabolici e due salvezze tra i cadetti

La straordinaria promozione in Serie B nel 2001/02 con l’Ascoli dei “Diabolici”, prima della successiva salvezza in cadetteria. Poi, nel 2009/10, una nuova avventura sotto le Cento Torri: subentrò ad Alessandro Pane alla 16° giornata, si rese autore di un bellissimo gesto di fairplay nel match contro la Reggina e portò l’Ascoli dalle zone rosse al nono posto in classifica.

E’ così che Bepi Pillon è rimasto nel cuore di tanti tifosi bianconeri. E con lui, il Corriere Adriatico, ha fatto il punto sulla situazione del Picchio. Ecco uno stralcio delle dichiarazioni.

Sull’Ascoli e Sottil

“Quando si raggiunge un piazzamento importante come i playoff non lo si fa di certo per caso. Andrea Sottil ha fatto un ottimo lavoro, dando una bella idea di gioco alla squadra e mostrando soprattutto una grande organizzazione collettiva. Dal suo arrivo nel Piceno è stato un crescendo, prima con la salvezza e poi con gli spareggi promozione. Si è meritato la possibilità di dimostrare le proprie qualità in Serie A all’Udinese, ma l’Ascoli ha trovato un valido sostituto”

Su Cristian Bucchi

“E’ un allenatore giovane e per certi versi emergente, ma che ha già una certa esperienza alle spalle. Ha guidato due squadre in Serie A, ha raggiunto due volte i playoff in Serie B e ha fatto molto bene anche in C. Ha tutto il tempo per crescere e fare ancora meglio: guiderà un gruppo competitivo e credo ci siano le carte in regola per togliersi qualche bella soddisfazione. Conoscere la piazza può essere un vantaggio per lui: tutti sappiamo quanto la tifoseria sia legata alla squadra, tutti conosciamo la passione e l’amore che unisce i supporters del Picchio al club. I tifosi bianconeri possono dare tanto a chi mette cuore e anima per la maglia: aver già vissuto queste cose, è un vantaggio che può e deve essere sfruttato”.

Sulla Serie B 2022/23

“Genoa, Cagliari, Bari, Palermo, Modena. Basta leggere questi nomi, e dire che si tratta di squadre retrocesse dalla A o promosse dalla C, per far capire il tenore del prossimo torneo cadetto. Nell’ultima stagione ha regnato l’equilibrio, in questa il livello sarà ancor più spostato verso l’alto. Ci sono piazze blasonate e squadre competitive, con un bacino di utenza e tifosi importante: ai playoff di C c’erano circa 35mila persone a spingere il Palermo, numeri incredibili. Nel prossimo torneo cadetto ci saranno tanti club che non puntano solo alla salvezza, ma al grande salto: sarà difficile per tutti, ma l’Ascoli può e deve dire la sua”.

I ricordi di Pillon con l’Ascoli

“Molto belli, ad Ascoli ho trascorso delle annate davvero positive e soddisfacenti. Vincemmo il campionato di C con un gruppo che ancora oggi è ricordato come i “Diabolici”, lanciando anche diversi giovani che poi hanno fatto una buona carriera. Ci salvammo in B la stagione seguente e riuscimmo a disputare un grande campionato anche quando tornai nuovamente ad Ascoli, prelevando una squadra in una brutta posizione di classifica e portandola quasi ai playoff. Sono rimasto molto legato ad Ascoli, nonostante siano passati tanti anni da quei campionati”.

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