L’ex amministratore unico bianconero ha parlato a 360° di Picchio, Bucchi e nuovo campionato
Storia particolare quella di Costantino Nicoletti e Ascoli Calcio: il suo arrivo nel Piceno nel novembre 2013, i libri contabili portati in tribunale per agevolare l’inevitabile fallimento dei bianconeri che, da lì in avanti, hanno poi ripreso il proprio glorioso cammino nel calcio nazionale.
Nicoletti è rimasto molto legato al Picchio e ha parlato a tutto tondo dell’Ascoli sulle colonne del Corriere Adriatico.
Ecco uno stralcio della sua intervista.
Sul campionato del Picchio
“Sono rimasto molto soddisfatto. I bianconeri hanno disputato un grande campionato, è mancata solo la ciliegina sulla torta nella sfida playoff contro il Benevento. Per il Picchio, quella appena conclusa, deve essere una stagione di avvicinamento a un qualcosa di ancora più importante. Dopo tanti campionati in cui si è sempre lottato per la salvezza e si è riusciti a restare in B solo al fotofinish, sono veramente felice che l’Ascoli sia tornato a lottare per un obiettivo davvero ambizioso”.
Sul neo mister Cristian Bucchi
“Lo conosco bene, è un amico. È un grande professionista, dedito al lavoro e molto meticoloso. Come Sottil, Cristian ha quella “garra” che può trasmettere alla squadra e può far dare qualcosa in più ai ragazzi. Ma rispetto all’ex allenatore, Bucchi conosce già bene la piazza ascolana: ha giocato in bianconero, sa quello che può dare la tifoseria e sa il legame viscerale che unisce il popolo ascolano al club”.
Sul calciomercato
“Confido nell’area tecnica del club, chi di dovere saprà scegliere le pedine migliori per andare a puntellare le zone del campo in cui servono innesti. Qualcuno probabilmente andrà via, ma se arrivano offerte importanti è giusto che sia così. Personalmente sono dell’idea che si può arrivare in Serie A anche con undici giocatori in prestito da altre squadre, ma l’Ascoli riparte comunque da una buona base. Bisogna lavorare su questa per disputare un altro campionato da protagonisti”.
Sulla Serie B 2022/23
“Il torneo cadetto sarà livellato verso l’alto, ma come lo è stato anche lo scorso anno. Tornano Genoa, Bari, Palermo e Cagliari, ma nell’ultima stagione c’erano Monza, Lecce e Cremonese. L’importante sarà lavorare bene fin dai primi giorni di ritiro e farsi trovare pronti per affrontare al meglio il nuovo campionato. L’Ascoli? In un’ipotetica griglia di partenza, dico tra le prime otto della classe”.