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Ascoli, l’ex Meco Agostini: “Rinforzi mirati per fare ancora meglio, grande Picchio”

L’ex centrocampista bianconero ha parlato di stagione, mister, mercato e futuro del Picchio

Con 127 presenze e 5 gol tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, Domenico “Meco” Agostini è stato uno degli “enfant prodige” ascolani che hanno coronato il sogno di indossare la maglia della propria città contro i club più prestigiosi d’Italia.

Sulle colonne del Corriere Adriatico, l’ex centrocampista ha parlato a 360° del Picchio. Ecco uno stralcio della sua intervista.

Sul campionato del’Ascoli

Molto soddisfatto, anche se credevo davvero che il Picchio potesse vincere la sfida playoff contro il Benevento. I bianconeri sono arrivati al rush finale di stagione al top della condizione fisica e mentale: speravo davvero in un successo contro i campani, perché l’Ascoli, a mio modesto avviso, era la mina vagante degli spareggi. Al di là di come sia andata, resta comunque un’ottima stagione: se avessimo conquistato qualche punto in più in casa durante il campionato, saremmo arrivati addirittura a giocarci la promozione diretta in Serie A”.

Sulla situazione del tecnico Andrea Sottil

Quello che ha ottenuto Sottil è sotto gli occhi di tutti. La società l’aveva giustamente confermato perché, con i risultati maturati in campo e con la giusta “energia”, il tecnico era entrato nel cuore e nell’animo di tutti i tifosi bianconeri. Adesso vediamo cosa accadrà, certo non sarà semplice sostituirlo”.

Sulla rosa del Picchio

“L’Ascoli deve assolutamente mantenere la propria ossatura di squadra. La società sa sicuramente come muoversi: io farei il possibile per cercare di trattenere Maistro e Tsadjout, che sono giovani e hanno grandi qualità. Inoltre hanno messo nel proprio bagaglio un anno di esperienza da protagonisti in Serie B, aspetto che può fare la differenza nel prossimo campionato. Mi piace molto anche Paganini: ha gamba e una bella corsa, oltre a essere duttile in campo”.

Sul mercato

Capitan Dionisi, Bidaoui e Tsadjout hanno fatto molto bene a mio avviso, chi mi ha deluso è invece Iliev. Ripeto: la società saprà individuare i giusti tasselli, ma è ovvio che per disputare un altro campionato da protagonisti servono calciatori di spessore e in grado di fare la differenza. Basti guardare quello che ha combinato Coda con il Lecce in questa stagione, stravincendo il titolo di capocannoniere della B. Anche noi però sappiamo quanto questo aspetto sia importante: Casagrande realizzò 22 gol con Sonetti e riporto l’Ascoli in A, nella nostra squadra, con Boskov in panchina, c’erano 2-3 fuoriclasse che ci hanno trascinato alla promozione. Per il salto di qualità, serve qualche innesto di questo livello”.

Sul futuro

“Emozionante e bellissimo rivedere così tanti tifosi allo stadio. Contro il Benevento si percepiva non solo quel calore e quella passione che tutti noi conosciamo, ma una splendida vibrazione squadra-tifosi che davvero non si ricordava da tempo. Tutto questo va conservato e tutelato continuando a investire nell’Ascoli Calcio, a tutti i livelli. Il club bianconero va oltre il mero aspetto sportivo, è un qualcosa che ha anche un valore sociale ed economico per la nostra città e l’intero territorio circostante. Un altroo per un popolo che ama la sua maglia e la storia che rappresenta”.

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