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Ascoli, Sottil: “Per battere la Reggina serve lucidità”

Il tecnico bianconero: “Il Del Duca deve essere il nostro fortino”

Il tecnico bianconero Andrea Sottil inizia la conferenza stampa pregara con i ricordi di quando era un giocatore della RegginaE’ stato un bell’anno, ci siamo salvati in Serie A, eravamo una bella squadra, un gruppo unito, ho bellissimi ricordi di quell’annata calcistica molto positiva e con me giocava proprio Roberto Stellone con il quale ho condiviso anche l’esperienza di Genova“. La partita: “Saremo avversari, quando si scende in campo si pensa solo a vincere. Sarà una partita ostica, la Reggina è sempre stata un’ottima squadra, formata da buonissimi calciatori. Noi torniamo a giocare in casa, siamo reduci da una sconfitta e siamo tutti molto concentrati nel battere la Reggina, vogliamo tornare a fare punti importanti per continuare il nostro percorso e la corsa per centrare l’obiettivo”.

Tutti recuperati. “Fortunatamente abbiamo recuperato tutto il gruppo, gli ultimi rientrati non avranno una condizione fisica ottimale, ma hanno già svolto qualche allenamento. Da venti giorni non ho la possibilità di lavorare con il gruppo al completo, aspetto fondamentale per affrontare le ultime partite. Sono tutti a disposizione, faremo rifinitura e andremo in ritiro. Quando si pensa che ci siano partite facili o squadre che vengono a fare la scampagnata, si sbaglia sempre. E’ una Reggina che ha gli stimoli di un allenatore che vuole imporsi e far bene, con una piazza che sa benissimo che non è facile raggiungere i playoff, ma ci prova. Per tutti questi motivi domani sarà partita vera, sarà battaglia”.

L’obiettivo: “Dobbiamo concentrarci su di noi, consapevoli che la Reggina arriverà agguerrita, concentrata, motivata perché vuole conquistare punti. Domani per noi è una finalissima, siamo allo sprint finale e siamo consapevoli di avere la possibilità di tornare ad essere protagonisti. Tutto questo va fatto con grande serenità, lucidità, calma, non dobbiamo farci prendere da ansia, frustrazione, paranoie, agitazione. La squadra è serena, l’ho vista molto bene, sono contento che tutti siano rientrati, è importante soprattutto per i ragazzi, è dal 13 luglio che marciano, fanno sacrifici, chilometri, abbiamo attraversato momenti belli e altri più difficili, siamo arrivati qua e sappiamo che domani ci giochiamo tanto”.

Il fattore casalingo: “Adesso è fondamentale,  questa squadra ha fatto ottimi numeri fuori casa, ultimamente no, ma ci sono anche delle motivazioni, sono successe tante cose, che spero abbiamo messo alle spalle definitivamente, c’è stato il blasone degli avversari e c’è stato il momento di difficoltà nostro; non cerchiamo alibi, non sono il tipo e non siamo un team che cerca alibi. Il nostro stadio deve essere il nostro fortino, i tifosi sono la nostra spinta, il valore aggiunto, che questa piazza ha sempre dato alla propria squadra e ai calciatori, che sono gli attori principali. Domani abbiamo una finalissima, la inquadro così per tantissimi motivi, è una sfida molto importante, quindi giocarcela soprattutto in casa”.

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