Alfredo, esponente della curva: “È stata la vittoria del gruppo. Mister, giocatori e tifosi meritano un bel 10”

Ancora una volta la spinta verso il successo è arrivata dagli spalti, da quei tifosi presenti in curva nord, dagli Ultras 1898 e gli altri gruppi organizzati. Il resto contro il Pordenone lo ha fatto l’Ascoli in campo, nonostante le defezioni per Covid, nonostante molti giocatori non si fossero allenati. Ma ce l’hanno fatta, hanno vinto con il cuore e il sogno playoff continua.

“Ripartiamo da Pisa: eravamo tutti sulle ali dell’entusiasmo, consapevoli di poter battere tutti”. Questo il messaggio di Alfredo degli Ultras 1898. “Ma noi siamo ascolani perciò la vita ce la complichiamo da soli o ce la complica il destino. Nel pre-Vicenza inizia la giostra delle assenze pesanti e perdiamo, prepariamo la partita con il Pordenone con numeri, per quanto riguarda i disponibili, da squadra di calcetto, la partita sulla carta più semplice si trasforma nella partita più difficile del campionato in un momento dove non puoi sbagliare sia a livello tecnico che a livello emotivo. Siamo andati in tanti il venerdì all’Hotel dove la squadra era in ritiro a far capire che siamo con loro ancora di più in un momento non del tutto scontato, ma ad Ascoli siamo abituati a leggere le partite e i bisogni del nostro Ascoli. Decibel alto del tifo  per vincere dopo una partita di sofferenza… È stata la vittoria del  gruppo: squadra, mister e tifoseria”.

Le emozioni bianconere non finiscono mai: “Venerdì alla Corte del Sole ci eravamo lasciati con l’intento di salutare i ragazzi sotto la curva dopo la vittoria, loro non hanno deluso la nostra fiducia, non ci avrebbero deluso comunque anche se non avessero realizzato quel gol vittoria. E allora le pagelle questa volta le facciamo noi: mister Sottil 10, squadra 10, tifo 10. Giù le mani dal nostro Ascoli”.

ULTRAS 1898