Il capitano si racconta in esclusiva
Capitano, leader, bomber, uomo guida di una squadra, l’Ascoli, che punta dritta ai playoff. Ma Federico Dionisi è molto di più, è un ragazzo per bene che lavora anche per il sociale, un ragazzo di montagna legato alle sue origini amatriciane. “Sono molto legato alla mia terra, ai valori che mi ha regalato“. Il rapporto con Ascoli e il suo futuro: “Mi sento un po’ ascolano, questa città è entrata a far parte di me. Spero in un futuro sempre bianconero“. Le ambizioni del capitano sono le stesse del patron Pulcinelli. “È giusto che sia ambizioso come è giusto che lo siano i suoi calciatori, il nostro è un binomio perfetto. Poi lui giustamente martella tutti ben sapendo che c’è un lavoro dietro e noi non possiamo essere diversi rispetto al percorso che abbiamo fatto fino ad ora. Con il patron ho un rapporto schietto, sincero e di rispetto, difficilmente nel calcio si instaura un rapporto del genere con chi comanda, come l’ho instaurato con Pulcinelli“.
Valentini e Sottil: “Il ds è stato una piacevole scoperta, non lo conoscevo in maniera diretta, ho trovato un professionista competente, che ha voglia e dedizione per il lavoro con le idee chiare, è molto attento a tutti dettagli, sempre pronto e vigile, cosa che in questo mondo porta i suoi frutti. Anche con il tecnico ho un rapporto schietto. Perché non ho giocato con il Frosinone? L’allenatore è chiamato a fare delle scelte che vanno accettate. Io in quanto capitano devo dare il buon esempio”.
