
L’allenatore esordì con una vittoria per 2-0 contro la Spal, da lì l’avvio della grande rimonta salvezza dei bianconeri
Un anno di Andrea Sottil.
Come riporta oggi il Corriere Adriatico, era il 27 dicembre 2020 quando il tecnico sedette per la prima volta in panchina per guidare il suo Ascoli. Grazie a una doppietta di Sabiri, il Picchio (penultimo in classifica) superò 2-0 la Spal (terza). Poi il pareggio per 1-1 contro l’Empoli capolista, prima di un nuovo successo per 2-1 contro la Reggina.
L’inizio di un’incredibile rimonta, con Sottil che in cinque partite conquistò più punti (8) di quanto avevano fatto Bertotto e Rossi (appena 6 in 14 gare). L’ultimo posto al giro di boa costrinse comunque i bianconeri a un ritorno da ritmo playoff per sperare nella salvezza. E così fu: ben 30 i punti conquistati nella seconda parte del torneo. Alcuni contro avversari costruiti per la Serie A, altro ottenuti con il sangue agli occhi e il coltello tra i denti.
E allora ecco il 2-1 al Brescia e l’1-2 in quel di Lecce, l’entusiasmante vittoria a Pescara (2-3 al 92’) e il tonfo nello scontro diretto con il Cosenza (2-1), con l’Ascoli che scivolò a -4 dai calabresi (e a -6 dalla salvezza). Un colpo durissimo da digerire, ma che diede il via allo sprint finale. Una dopo l’altra infatti, il Picchio annichilì Vicenza, Monza, Spal ed Empoli, prima del pari con la Reggina e della nuova vittoria con il Cittadella: 16 punti in 6 gare che permisero all’Ascoli di centrare l’incredibile salvezza addirittura con una giornata d’anticipo.
Il resto è storia recente. Oggi si chiude un anno di mister Sottil, con la speranza di continuare a raggiungere insieme tante gioie e soddisfazioni.
