
I bianconeri restano a quota 26 tra proteste vibranti, i lombardi volano e sognano la A
L’Ascoli cade 1-4 al Del Duca contro una buona Cremonese e un pessimo arbitro.
Partita equilibrata nella prima mezz’ora, con un’occasione per parte per Ciofani e Dionisi. Al 31′ il vantaggio della Cremonese con una botta terrificante di Valeri con il mancino, al 39′ il raddoppio di Buonaiuto dopo un dribbling ubriacante su Avlonitis. Al 45′ l’Ascoli la riapre con Eramo, abile a realizzare di testa su cross di Dionisi.
Nella ripresa l’Ascoli parte male, restando in dieci per il secondo giallo rimediato da Botteghin. Ma il Picchio ci crede, almeno fino a quando l’arbitro Zufferli non decide di rovinare la partita: da un netto fallo non fischiato su Bidaoui nasce il contropiede che spiana la strada all’1-3 siglato da Di Carmine. Nel finale l’Ascoli si getta in avanti alla disperata ricerca del gol, ma è la Cremonese a dilagare con Vido.
Vibranti le proteste del Picchio, ma il risultato non cambia. L’Ascoli cade per la seconda gara di fila e resta a quota 26, nell’ultima gara dell’anno contro la Ternana non ci sarà – oltre a Botteghin – neppure Dionisi, che sarà squalificato in seguito alla quinta ammonizione stagionale.
