
Tanti aspetti non hanno funzionato contro il Cittadella, ma il 2-0 del Tombolato deve rappresentare solo un incidente di percorso
Un solo tiro in porta, due ingenuità in area di rigore, un centrocampo annullato da quello avversario e una squadra apparsa poco lucida rispetto alle ultime uscite. Queste, in estrema sintesi, le sliding doors della sconfitta maturata al Tombolato contro il Cittadella.
I veneti, schierati con un 4-3-1-2 a specchio, sono apparsi più attenti e compatti dell’Ascoli, vincendo molti duelli a centrocampo e prendendo fin da subito le misure all’attacco del Picchio, incapace di impensierire il portiere dei granata.
Nella sfida tra due squadre reduci da sei risultati utili consecutivi, è stato il Cittadella a proseguire la sua corsa, mentre i bianconeri hanno invece interrotto il proprio cammino. Per la seconda gara consecutiva, il Picchio non ha trovato la via della rete. A esultare sono invece stati gli avversari, con la doppietta dell’ex Baldini che, in due stagioni e 39 presenze con l’Ascoli, aveva invece segnato un solo gol.
La sconfitta del Tombolato non può e non deve però vanificare quanto di buono visto finora. L’Ascoli, a quota 26, è ancora a distanza di sicurezza dalle zone rosse di classifica e in piena lotta per i playoff. Il ko contro il Cittadella deve quindi rappresentare solo un incidente di percorso, perché questo Picchio può giocarsela contro chiunque. Testa subito alla Cremonese.
