L’ex bomber del Picchio ricorda con emozione il suo trascorso bianconero e il grande affetto dei tifosi
Viaggio attraverso i cuori bianconeri che battono ancora forte in quei calciatori che hanno scritto pagine importanti della storia dell’Ascoli. A Salvatore Bruno, attualmente fa parte dello staff tecnico del Piacenza, sono legati il ritorno in Serie B dopo sette anni di C, era la stagione 2001-02, e una tranquilla salvezza l’anno successivo. “Ho giocato in altre squadre, sono stato il terzo miglior realizzatore della storia del Modena, ho disputato un buon campionato con il Brescia ma nel mio cuore l‘Ascoli è sempre al primo posto. Ho dei ricordi troppo forti, indelebili e me ne vanto, anche perché sono riuscito ad entrare nei cuori della gente in una piazza difficile e affascinante allo steso tempo. Io con i miei compagni vivevo la città, ascoltavamo i tifosi sia quando si vinceva che quando si perdeva, ci sentivamo parte integrante della realtà ascolana”.
Sono passati anni, Sasà ha proseguito il suo percorso lontano dalla città che lo ha tanto amato e lo ama ancora, ma le sue emozioni sono sempre forti quando parla del suo Ascoli, di quei due campionati, di quel legame che lo unisce all’ambiente bianconero. “È un sentimento forte, la maglia bianconera è qualcosa di unico come i suoi tifosi”. Venticinque gol con l’Ascoli e tanto gioco, Sasà se ne intende di attaccanti. “Nell’attuale Serie B ce ne sono di forti, tra esperti, che sono sempre una garanzia, e giovani emergenti – come dichiarato anche al Corriere Adriatico – Tra gli esperti cito Coda, Dionisi, Lapadula, in questa prima parte di campionato poi è tornato in auge anche Inglese, tornando a Dionisi aggiungo che secondo me può dare ancora tanto all’Ascoli“.
